Next Generation Security è un roadshow pensato da Maticmind, in collaborazione con Fortinet, sul tema della trasformazione digitale nel mondo sanitario.
Il Roadshow, progettato dai due importanti player del settore IT, è stato diviso in 6 tappe:Roma (1 ottobre), Bari (14 ottobre), Napoli (27 ottobre), Catania (10 novembre), Genova (25 novembre), Cagliari (1 dicembre).
Il tema trattato è un argomento particolarmente sentito attualmente: il mondo della sanità pubblica e privata si sta evolvendo in logica digitale. Sono nati nuovi strumenti, nuove soluzioni e processi in grado di facilitare il normale svolgimento dei lavori grazie al digitale, ma siamo pronti per gestire questa rivoluzione?
Tutte queste tecnologie, infatti, trasformeranno il settore e causeranno problemi di sicurezza nella protezione dei dati sensibili.
Ecco perché Fortinet, supportato da Maticmind, si pone come partner di fiducia di tutte quelle strutture del settore pubblico, incluse quelle in ambito sanitario, che desiderano sicurezza della rete e prestazioni eccellenti.
Gli attacchi hacker sono sempre più frequenti e in grado di causare danni ingenti, a cui è difficile porre rimedio.
Nel corso del 2019, infatti, gli attacchi sono aumentati del 31%, un dato preoccupante e in crescita, anche rispetto a settori come il banking e la politica, ambiti notoriamente presi di mira.
Tuttavia, non si tratta solamente di hacking: anche i ransomware, infatti, sono aumentati dell’89% rispetto il biennio 2018-2019.
Tutto ciò è dovuto all’estrema vulnerabilità del settore dell’Healthcare Industry e dalla sua ricchezza di dati sensibili, come la condivisione di informazioni via Internet, tanto estrapolate dalle cartelle cliniche, come provenienti dall’attività di customer care.
Questa situazione mostra un quadro preoccupante, in cui è necessaria una svolta radicale per quanto concerne lo sviluppo di architetture IT più complesse per gli ambienti medici. In questo modo si ridurrebbe la vulnerabilità da attacchi e furti di dati, pericolo altamente elevato negli ultimi anni; d’altro canto, però, si assisterebbe ad un’evoluzione di interfaccia che mette in difficoltà il personale poco avvezzo all’informatica, esponendo il sistema, così, a perdite di dati sensibili di tipo “non malevolo”.
Uno dei problemi principali è la decisione aziendale su quali tecnologie emergenti valga la pena investire in termini finanziari e di formazione del team, proprio questa, spesso, risulta essere la parte più difficile da gestire.
L’adattamento all’era digitale richiede una mentalità flessibile, capace di abbandonare le vecchie metodologie di lavoro e compiere così un salto verso un futuro incerto, ma luminoso.
Tale evoluzione è fondamentale: la trasformazione digitale nell’ambito sanitario, oggi, è più attuale che mai. La telemedicina, i dispositivi medici abilitati all’intelligenza artificiale (AI) e le cartelle cliniche elettroniche sono solo alcuni esempi concreti di strumenti che già da qualche anno contribuiscono a rendere migliore il nostro sistema sanitario.
Tra i principali casi di spicco della cronaca a partire da questo 2020 ne possiamo citare tre:
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- I Big Data nell’assistenza sanitaria.
I Big Data possono offrire un vantaggio competitivo importante per gli operatori della Sanità, soprattutto per ciò che riguarda la riduzione degli errori terapeutici, mediante l’analisi dei dati dei pazienti.
Un software che li consulti in modo efficiente può segnalare, infatti, eventuali incoerenze tra la storia clinica di un paziente e le sue allergie ai farmaci con le medicine che sta assumendo, generando così un campanello d’allarme al medico di riferimento per interrompere la terapia. I data possono inoltre identificare i cittadini malati cronici, predisponendo per loro azioni preventive che gli impediscano di intasare canali emergenziali come il Pronto Soccorso.
Per cogliere queste importanti opportunità serve, però, un notevole investimento da parte delle strutture sanitarie, per esempio per l’assunzione di esperti di analisi, ovvero professionisti in grado di identificare dai dati problemi e proporre soluzioni più adeguate. - L’uso della Realtà virtuale.
Dal 2018 la realtà virtuale è il vero punto di forza della Digital Transformation applicata al mondo sanitario. La sua realizzazione concreta sta cambiando il modo con cui i pazienti sono curati.Basti pensare al suo uso come rimedio per l’ansia, per il disturbo post-traumatico, o per l’ictus. La Virtual reality può essere utile anche a medici e operatori sanitari per esercitarsi e affinare le proprie abilità prima di interventi chirurgici complicati.
Tutte queste strumentazioni sono costose: si parla, infatti, di circa 5 miliardi di euro entro il 2025. - L’intelligenza artificiale.
Il mercato degli strumenti sanitari basati sull’intelligenza artificiale dovrebbe superare i 35 miliardi di dollari entro il 2025, il che significa che il settore sanitario cambierà radicalmente.
Oltre ai robot infermieri, potremo assistere a chatbot e assistenti sanitari virtuali con cui i pazienti possano acquisire familiarità, anche prima della visita “reale”.
Nonostante l’onerosità di questa tecnologia, sembra che l’AI porterà un risparmio annuo di circa 150 miliardi di dollari per l’economia sanitaria negli Stati Uniti, che è un mercato più evoluto nello sviluppo rispetto a quello europeo.
- I Big Data nell’assistenza sanitaria.
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Partecipa all’ultima tappa annuale del Roadshow di Maticmind e Fortinet intitolato “Next Generation Security nella trasformazione digitale del mondo sanitario”, che si terrà il 1 Dicembre a Cagliari.
Ti sarà spiegato nel dettaglio quali strumenti e metodologie questi due big dell’IT sono in grado di offrire alle strutture sanitarie, al fine di promuovere una trasformazione digitale sana e che non comprometta l’assistenza al paziente.
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