13 marzo 2023

Ottimizzazione infrastruttura IT: il modello vincente nel Manufacturing

Trasformare l’infrastruttura IT è un’operazione complessa. Lo è ancora di più quando il layer strutturale è il risultato di anni di fusioni e di sovrapposizioni delle varie country a un’impresa: a quel punto, le diverse realtà e situazioni eterogenee generano inefficienze e rendono complesso effettuare una rivalutazione profonda di tutti gli asset IT coinvolti.

Un’importante società attiva nel manifatturiero con focus sui trasporti aveva bisogno di ottimizzare la propria infrastruttura IT attraverso un progetto di ampio respiro, atto a rendere omogeneo e più efficiente il lavoro di tutte le verticalità europee. Maticmind, in collaborazione con una società di consulenza, ha supportato l’azienda nella costruzione di una baseline degli oggetti coinvolti, suggerendo i criteri per configurare il business case.

Vediamo nel dettaglio la roadmap tracciata per il progetto e gli step che hanno contribuito alla buona riuscita delle attività.

 

Ottimizzazione dell’infrastruttura IT: come passare a un paradigma moderno

La necessità di partenza del cliente aveva una dimensione importante: la società stava programmando una trasformazione dell’infrastruttura IT ad ampissimo respiro che coinvolgeva diversi Paesi europei e che mirava al consolidamento dell’intera architettura informatica.

Uno dei problemi più sentiti dall’azienda era la disomogeneità e la difformità di approcci e tecnologie fra i vari Paesi in cui era attiva. Alcuni di questi avevano adottato una gestione dell’infrastruttura in modalità full outsourcing; in altri casi, la gestione prevedeva applicativi realizzati in-house. Questo comportava grosse difficoltà a creare una visione unica e provocava molteplici livelli di inefficienze.

Allo stesso modo, era particolarmente sentito il bisogno di configurare un business case legato alla trasformazione, che coinvolgeva un numero molto considerevole di oggetti, dal networking al computing, storage e tool. Si trattava, quindi, di una richiesta di ottimizzazione dell’intera infrastruttura IT.

L’intenzione del cliente era di basare la trasformazione su un completo cambio di paradigma verso le logiche cloud-based e cloud-native, per omogeneizzare la gestione attraverso tutta l’area europea e migliorare così l’efficienza infrastrutturale.

 

La sfida: costruire una baseline dell’infrastruttura IT

L’obiettivo principale di Maticmind – in collaborazione con un’importante società di consulenza - era quello di effettuare un’analisi dell’infrastruttura IT “as is” e di realizzare la baseline di tutti gli oggetti coinvolti, che erano migliaia.

Al fine di rispettare le esigenze del cliente in tempi celeri, il team di Maticmind si è occupato di creare una panoramica degli asset e delle tecnologie che fosse anche comprensibile dalle figure apicali in fase di executive summary.

Questo ha comportato i seguenti passaggi:

  • Verificare la qualità della documentazione acquisita sull’intera infrastruttura IT
  • Tradurre i tipi di documentazione in informazioni utili per creare un database ordinato e puntuale finalizzato alla creazione successiva del business case
  • Costruire le numeriche degli oggetti coinvolti

Realizzata la baseline, Maticmind ha provveduto anche a identificare gli oggetti migrabili e gli asset che erano meno legati alla trasformazione in cloud – e, quindi, dovevano essere sostituiti – configurando un potenziale scenario di atterraggio.

Inoltre, Maticmind è stata coinvolta nella costruzione del business case, che era lo scopo ultimo del cliente. A tal fine, il team dedicato al progetto ha identificato dei vincoli anche per la fase “to be” dell’infrastruttura IT e ha suggerito i criteri da seguire per classificare gli oggetti che avrebbero dovuto essere sostituiti o che non rappresentavano un valore per l’intera infrastruttura del cliente.

Per modellare il “to be”, Maticmind ha unito il suo bagaglio di competenze in ambiti contingenti - come il networking, le SD-WAN e la sicurezza perimetrale - così da poter coinvolgere, attraverso un percorso di Request for Information (RFI), anche gli hyperscaler. Il coinvolgimento di questi ultimi è stato centrale per identificare le soluzioni ideali per ottimizzare l’infrastruttura IT del cliente.

La sfida più grande, che la squadra di esperti di Maticmind ha superato con successo, è stata la realizzazione della baseline. Oltre al vasto numero di oggetti, molti dei quali appartenenti a ecosistemi di tipo legacy, era fondamentale poter tradurre la situazione in numeri ordinati usabili dalla società di consulenza per la configurazione del business case: se i numeri non fossero stati coerenti, il risultato finale non avrebbe raggiunto il livello auspicato.

 

Ottimizzare l’infrastruttura IT per trasformare l’organizzazione

Al termine del progetto, il cliente è stato soddisfatto pienamente sia del supporto consulenziale, sia delle competenze tecnologiche di Maticmind.

Sebbene il processo di trasformazione non sia ancora stato predisposto, la realizzazione di una baseline completa e puntuale e di criteri ordinati per il “to be” - oltre alla catalogazione degli asset non più utili - ha rappresentato una leva tangibile, che permetterà all’azienda di migrare verso logiche cloud-based e cloud-native, efficientando l’intera infrastruttura IT.

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