19 ottobre 2022

Software Defined network: le tecnologie per un’infrastruttura “leggera”

I processi di virtualizzazione offrono numerosi vantaggi in termini di efficienza, sicurezza e organizzazione, ma soprattutto semplificazione. Lo hanno già dimostrato nel corso degli anni in diversi campi; il tema è tornato attuale da quando la containerizzazione è diventata un metodo operativo universalmente riconosciuto. Anche nell’ambito del networking sta prendendo piede l’idea di traslare la gestione e l’amministrazione (l’intelligenza della rete) dal livello fisico a quello software. Il Software Defined Network, o SDN, permette di spostare la maggior parte degli elementi di complessità da un’infrastruttura fisica a un’infrastruttura logica. In altre parole, da Hardware a Software.  

Questo dà la possibilità agli amministratori di poter controllare l’intera rete non basandosi su singoli dispositivi, bensì attraverso un unico punto di monitoraggio, con una conseguente riduzione della complessità operativa e un alleggerimento dell’architettura. 

 

Il sistema SDN: la gestione intelligente e semplificata del networking 

Disporre di una rete agile, in grado di adattarsi alle varie esigenze di business, è un punto sempre più strategico nell’attuale contesto di trasformazione digitale delle aziende. Non è un caso, quindi, che secondo questa ricerca di Statista il mercato delle SD-WAN, uno dei componenti fondanti dei Software Defined Network, sia destinato a generare revenue per otto miliardi di dollari entro il 2026, contro i 3,1 del 2021. 

Il paradigma SDN può rendere automatiche e semplificare tutte le operazioni di configurazione dell’infrastruttura di un’azienda, utile soprattutto in ecosistemi dinamici. 

Ciò è possibile grazie alla struttura di rete SDN, che si basa sull’intelligenza di un controller software in grado di centralizzare controllo e gestione, automazione e applicazione delle policy su tutto l’ecosistema, sia sugli elementi fisici sia su quelli logici/virtuali. Passando da apparati hardware a sistemi software, gestiti da professionisti dedicati, non serviranno più interventi di controllo o manutenzione, che comportano sempre investimenti di tempo e denaro, nonché una possibilità più elevata di errori. 

 

Verso l’infrastruttura “leggera” con il Software Defined Network 

I vantaggi più comuni dell’SDN per un’azienda, se lo consideriamo da un punto di vista macroscopico, sono la possibilità di spostare l’ambiente fisico di rete in un software, con la naturale conseguenza di una semplificazione di tutti i processi a questa collegata. 

Cerchiamo di approfondire meglio in che modo un sistema Software Defined Network permette di alleggerire la propria infrastruttura. 

1. Un’infrastruttura snella e centralizzata 

Come da premessa, il primo vantaggio è sicuramente quello di avere un sistema centralizzato, più agile e che semplifichi gestione, controllo e monitoraggio, anche del Cloud. Il numero di endpoint di rete si ridurrà dal momento che molti apparati saranno sostituiti dalle loro controparti logiche e quelli rimanenti tipicamente svolgeranno funzioni di più basso livello, senza necessitare di gestione specifica per il funzionamento ordinario.  

Le reti definite dal software offrono una visione centralizzata dell'intera rete di un'organizzazione, facilitando dunque la gestione aziendale. Nel caso in cui, per esempio, l’azienda faccia largo uso di VLAN all’interno delle LAN fisiche, il numero e il tipo di collegamenti possono creare facilmente confusione con la gestione tradizionale a livello fisico. Le SDN possono invece accelerare l'erogazione dei servizi e garantire una maggiore agilità per il provisioning delle reti virtuali e fisiche, gestendo il tutto da una posizione centrale. 

Oltre a questo, sfruttando le API aperte, è possibile integrare in maniera semplice prodotti di terze parti ed eliminare completamente ogni tipo di configurazione manuale. 

2. Riduzione dei costi aziendali 

Un sistema SDN non richiede un investimento iniziale particolarmente significativo. Anche i Software Defined Network, infatti, condividono con gli altri strumenti basati su virtualizzazione agilità e indipendenza dall’hardware. Questo implica una riduzione dei costi di impianto e una ridistribuzione dei costi di gestione: l’infrastruttura può crescere insieme all’azienda senza bisogno di complessi sovradimensionamenti iniziali. 

Inoltre, non occorre acquistare dispositivi di rete o hardware costosi, poiché l’SDN supporta modelli di rete da Layer 1 a Layer 3. 

3. Gestione, controllo e velocità 

Invece di programmare manualmente i dispositivi hardware, attraverso i Software Defined Network gli sviluppatori possono controllare meglio il flusso del traffico sulla rete, attraverso un sistema di controllo centralizzato. L’unificazione della logica di controllo gioca un ruolo fondamentale anche sulle prestazioni, che non sono più prone ai colli di bottiglia generati dalle interazioni fra le logiche dei singoli apparati o componenti. 

4. Sicurezza e affidabilità 

Una rete Software Defined offre anche vantaggi in termini di sicurezza rispetto a un networking tradizionale. L’SDN consente infatti agli amministratori di rete di impostare una serie di criteri da una posizione centrale e soprattutto di disporre di sistemi di monitoraggio sempre aggiornati e attivi 24/7, senza rischi di shortage o disservizio. 

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